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Esiste ancora il Ceto Medio?

ll ceto medio o anche  middle class è la classe sociale che si interpone fra quelle storicamente definite dei proletari o degli operai e  dei capitalisti o dei "padroni". Forma in tal modo una sorta  di ammortizzatore nei confronti delle due classi "confinanti", attenuando spesso al proprio interno le spinte sociali contrapposte che da quelle si generano. Tale fenomeno dipende dal fatto che tale categoria, individuata nella piccola e media borghesia, in realtà non ha una propria caratterizzazione ben definita e indifferentemente può sposare  le posizioni e le aspirazioni sociali delle altre due che si collocano ai suoi margini. Margini che però non risultano ben definiti e quindi facilmente si generano delle sovrapposizioni "ai confini", soprattutto perché in ogni categoria si generano aspirazioni di "promozione sociale"
Caratterizzata spesso da un livello culturale medio-alto, nel concreto è composta da una serie di gruppi, che, per status e risorse economiche, si collocano in modo non organizzato in posizione mediana nella gerarchia sociale. Al loro interno sono tradizionalmente annoverati i commercianti, gli artigiani, gli impiegati pubblici e privati, gli insegnanti, i liberi professionisti, i militari e i sacerdoti. Fatta questa iniziale introduzione, appare rilevante dare una risposta alla domanda che rappresenta il motivo di queste riflessioni. Il ceto medio, come appena descritto, esiste ancora? Quali sono i mutamenti cui è rimasto soggetto? Quali sono le conseguenze? Si vuole aprire così un dibattito che in parte si lega all'analisi mai completata del 52° Rapporto CENSIS sulla società italiana.  

1 commento:

  1. Discussioni che non hanno più senso. Oggi si può passare da un ceto all'altro in un batter di ciglia. Il difficile è 1) farlo in avanti mantenendo la coscienza pulita; 2 difendersi da quelli che, per disonestà o ignoranza, mandano indietro.

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