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La manovra finanziaria 2019

Il 15 ottobre 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2019, unitamente al Documento programmatico di bilancio (Dpb). Considerato che il DDL dovrà essere presentato al Parlamento entro il 20 ottobre, per la discussione e l'approvazione entro il 31 dicembre e che quindi è ipotizzabile che le misure proposte possano trovare delle modifiche, peraltro già ipotizzate da componenti dello stesso governo, si riporta di seguito una estrema sintesi del contenuto, per poi riprendere le singole parti quando saranno definitivamente approvate
  • Reddito di cittadinanza con soglia minima di 780 Euro per i single. Tale soglia potrà crescere in base al numero di componenti del nucleo familiare. 
  • Pensione di cittadinanza 
  • Flat tax 15% per i titolari di partita Iva con ricavi e compensi fino a 65mila Euro.
  • Ires al 15% anziché al 24%, per gli utili reinvestiti  per ricerca e sviluppo, macchinari, e per garantire le assunzioni stabili. 
  • Flat tax al 21% per i nuovi contratti di affitto, anche commerciali.
  • Ires verde per le imprese che riducono l'inquinamento. 
  • Pace fiscale e pace contributiva.
  • Risarcimento delle vittime delle crisi bancarie con un fondo di 1,5 miliardi di €
  • Sgravi per chi assume un manager dell'innovazione altamente qualificato
  • Raddoppiamento del fondo per il microcredito alle imprese. 
  • Rilancio investimenti pubblici.
  • Assunzioni straordinarie di poliziotti, magistrati e personale amministrativo.
  • Rinnovi contrattuali per il Servizio sanitario nazionale.
  • Creazione di un team per la revisione della spesa pubblica.
  • Azzeramento graduale del fondo pubblico per l'editoria.
  • Riduzione delle spese militari.
  • Riduzione delle liste d'attesa sanitarie.
  • Nuovi fondi per scuola e istituti tecnici e professionali.
  • Rilancio di Italia.it.
  • Taglio di 2 miliardi di € di sprechi.
  • Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina.
  • Reintroduzione del principio di incompatibilità
  • Incremento del Fondo per il servizio civile. 
  • Riforma del sistema pensionistico con eliminazione dei trattamenti superiori a 4.500 euro al mese, con l'introduzione della quota 100 e dell'opzione donna 




 

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